In questo quarto articolo sono descritti i messaggi chiave emersi nel corso dei tavoli organizzati da The European House – Ambrosetti e OCTO Telematics con le aziende e le istituzioni leader in Italia nella realizzazione di progetti di mobilità connessa. In particolare, i tavoli di lavoro analizzati nel presente articolo vertevano sulla terza area strategica individuata, vale a dire quella della mobilità connessa, della gestione delle flotte e dalla “Transition to green”.
OCTO e The European House – Ambrosetti hanno organizzato, per il secondo anno consecutivo, un’intensa attività di stakeholder engagement – coinvolgendo oltre 40 attori – con l’obiettivo di comprendere le reali esigenze degli attori della mobilità e promuovere uno sviluppo sinergico di un nuovo paradigma di mobilità connessa, sostenibile e smart.
Figura 1 Le quattro aree strategiche di sviluppo e i sette tavoli di lavoro
Monitoraggio delle Flotte
Il tavolo di lavoro sul monitoraggio dell’efficienza delle flotte è stato progettato con l’obiettivo di identificare opportunità di sviluppo di nuove soluzioni che possano abilitare non solo benefici in termini di efficienza ed economicità per i gestori delle flotte, ma anche permettere una definizione di modelli operativi maggiormente vicini alle esigenze dei clienti e degli obiettivi di sostenibilità.
Nello specifico, le analisi hanno considerato diverse tipologie di flotte: da quelle di noleggio a breve termine, al noleggio a lungo termine, dal corporate car sharing fino allo sharing di mezzi di micromobilità.
Dalle analisi sono emerse alcune tendenze chiave. Ad esempio, complessivamente negli ultimi tre anni, probabilmente anche a causa dello shock pandemico, le flotte di noleggio a breve termine hanno registrato una riduzione del 28% del numero dei mezzi. Una riduzione che non è stata uniforme rispetto alle diverse tipologie di parco veicoli: infatti, a fronte di una più marcata riduzione delle autovetture, pari al -17%, si è registrato un aumento dei furgoni disponibili per il noleggio (+8%).
Per quanto riguarda il noleggio a lungo termine si è registrato un aumento della flotta disponibile, +8% nel periodo 2019-2020. Inoltre, il fatturato delle aziende del noleggio a lungo termine è aumentato, nell’ultimo anno, del +12%, passando da 7,9 miliardi di Euro a circa 8,8 miliardi di Euro. Il mercato delle flotte aziendali è in prima linea sul fronte dell’evoluzione tecnologica, essendo un ambito dove si testa il cambiamento del concetto di mobilità. Si pensi che, ad oggi, su un totale di 983 mila veicoli, sono già oltre 920 mila i veicoli di noleggio a lungo termine su cui sono stati installati dispositivi telematici, pari a una crescita media del +29,3% negli ultimi 8 anni.
Figura 2 Dispositivi telematici installati sulle flotte di noleggio a lungo termine (valore in migliaia e CAGR), 2014 – 2022. Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Aniasa, 2022
La crescente diffusione dei sistemi telematici digitali permette di affiancare all’offerta tradizionale di mobilità nuovi servizi a valore aggiunto in grado di assicurare:
- ottimizzazione dei costi di gestione;
- vantaggi in termini di maggiore sicurezza;
- mitigazione del rischio frode;
- migliore organizzazione;
- minor impatto ambientale.
Un altro ambito analizzato durante i tavoli di lavoro è quello relativo al Corporate Car Sharing, mercato che, nel 2021 ha superato le 4 mila unità (+8,9% vs. 2019). Il Corporate Car Sharing è composto per il 94% dei casi da autovetture e per la restante parte (6%) da veicoli commerciali. Il 61% delle flotte di Corporate Car Sharing è composto da veicoli a combustibili alternativi, ovvero Hybrid Electric Vehicle, Plug-in Hybrid Electric Vehicle, Full Electric, un dato che evidenzia il ruolo propulsivo del Corporate Car Sharing nella diffusione sul mercato di nuove motorizzazioni sostenibili.
Lo sharing, infine, registra tendenze differenti: i veicoli a disposizione del car sharing sono diminuiti del -22,4% negli ultimi tre anni, mentre i mezzi di micromobilità sono aumentati del +8,9%. Nello sharing dei mezzi di micromobilità, il numero di monopattini è aumentato del 360% nel corso dell’ultimo anno (2020 vs. 2019). Al contrario, le biciclette a disposizione sono passate da circa 65 mila a poco meno di 41 mila, pari a una riduzione del 37%. Nel settore del car-sharing si assiste, inoltre, ad un cambiamento in termini di modello di utilizzo: a fronte di un calo del 9% nel numero di noleggi effettuati, il numero di clienti è aumentato del 13% e i chilometri percorsi sono cresciuti del 9% (2021 vs. 2020), fatto che denota un graduale allargamento del modello di business anche al di fuori dei centri urbani e la capacità di soddisfare le necessità di una base crescente di utenti.
I dati evidenziati mettono in luce un panorama variegato per i gestori delle flotte, panorama per il quale sono stati identificati alcuni messaggi chiave che evidenziano le necessità di efficienza e innovazione del business:
- L’adozione e la diffusione delle soluzioni di telematica nelle flotte rappresenta uno step importante per migliorare le operazioni di gestione e renderle più efficienti;
- Sempre più il confine tra le diverse offerte di mobilità andrà a scomparire e queste dovranno essere integrate per fornire nuovi servizi agli utenti. I gestori delle flotte dovranno utilizzare i dati per individuare in maniera dinamica le esigenze dei clienti e rendere più flessibili i modelli operativi;
- Le performance relative a consumi, emissioni e gestione complessiva della flotta devono essere attentamente monitorate al fine di impostare strategie di sostenibilità concrete, misurabili e comunicabili;
- I dati guideranno la transizione energetica verso nuove motorizzazioni e l’integrazione dei dati con la tecnologia blockchain consentirà un importante passo avanti nei processi dimostrativi e di gestione delle responsabilità.
Transition to Green
Il penultimo tavolo di lavoro è stato dedicato al tema della Transition to green, un ambito particolarmente sfidante anche alla luce delle risorse messe a disposizione dal PNRR. Il tavolo di lavoro si è posto l’obiettivo di ingaggiare gli stakeholder della mobilità e le utility per identificare opportunità di creazione di valore nella transizione verso nuovi paradigmi di mobilità sostenibile in linea con la Vision Zero di OCTO (zero incidenti, zero congestione, gesto inquinamento).
L’evoluzione green è particolarmente importante per il settore dei trasporti. A livello europeo il settore è l’unico a mostrare un trend crescente di emissioni dal 1990 (+24%) – in controtendenza rispetto alle emissioni medie che sono diminuite del 26% nello stesso periodo.
Figura 3 Evoluzione delle emissioni di GHG per settore di origine in Europa (%, 1990=100), 1990-2019. Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Eurostat, 2022
È importante per gli stakeholder della mobilità prepararsi per far fronte alla transizione ecologica. Se da un lato, infatti, l’80% dei cittadini è pronto a scegliere un mezzo green (in particolare nel 46% dei casi la scelta è guidata dall’intenzione di voler essere sostenibili), dall’altro, nel 92% dei casi, i consumatori ritengono ancora alta la barriera dovuta alla cosiddetta range anxiety relativa alla possibilità di ricarica e all’autonomia dei mezzi.
Una tendenza evidente è legato all’accelerazione della diffusione dei veicoli elettrici – da leggersi necessariamente in relazione alla presenza di incentivi specifici. Infatti, rispetto a novembre 2019, le immatricolazioni di veicoli elettrici in Italia sono aumentate di 2,3 volte.
Figura 4 Nuove immatricolazioni nel mercato italiano per motorizzazione (valore percentuale), 2019 e 2021. Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Dataforce, 2022
Confrontando le tendenze di crescita delle immatricolazioni delle motorizzazioni green sul mercato e nel settore del noleggio a lungo termine, si registra come quest’ultimo stia favorendo una maggiore diffusione delle motorizzazione ibride ed elettriche, rispettivamente elettrico (+5 p.p. vs. +3 p.p. nel periodo 2019-2021) e Plug-in Hybrid (+10 p.p. vs. +4 p.p. negli ultimi due anni). È quindi chiaro come gli operatori del noleggio si stiano assumendo il rischio tecnologico legato alla diffusione delle nuove motorizzazioni.
Questa transizione non avrà impatto solamente sulla capacità dei gestori delle flotte di valutare il valore residuo del veicolo, ma anche, e soprattutto, sulla definizione di nuovi modelli operativi che necessariamente dovranno basarsi su diverse filiere di servizio. Per avere una misura di questi impatti basti pensare che il 54% del costo industriale di un veicolo elettrico è legato a componenti non presenti all’interno di un veicolo tradizionale.
Figura 5 Veicoli nel noleggio a lungo termine per alimentazione in Italia (valore percentuale), 2019 e 2021. Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Dataforce, 2022
Infine, la maggiore diffusione dei veicoli a combustibili alternativi nel noleggio a lungo termine dovrà essere favorita da un modello di offerta sempre più basato su pacchetti di servizi completi che tendono a coprire tutte le necessità dei clienti – questi pacchetti sono resi possibili dalla creazione di ecosistemi di stakeholder e dall’utilizzo di dati e tecnologie digitali per meglio gestire e comprendere le necessità dei clienti.
AFigura 6 Gli elementi di evoluzione del modello di servizio di Noleggio a Lungo Termine. Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati ALD Automotive, 2022
Dal tavolo di lavoro “Transition to green” sono emersi una serie di messaggi chiave che potranno indirizzare lo sviluppo del settore della mobilità nel prossimo futuro:
- I dati permettono di monitorare lo stato della mobilità urbana e ottimizzare la pianificazione degli interventi per ridurre gli impatti ambientali;
- I dati permettono di analizzare le necessità di ciascun attore al fine di scegliere la soluzione migliore sulla base dello specifico contesto;
- La penetrazione di nuove motorizzazioni deve essere accompagnata da un cambio di modello che affianchi la fornitura di servizi alla dotazione del veicolo;
- Gli operatori del noleggio si stanno facendo carico del rischio tecnologico. La capacità di acquisire e gestire dati provenienti dal veicolo è fondamentale per ridurre i rischi e gestire al meglio il passaggio a nuove tecnologie e motorizzazioni;
- Nuovi modelli come il Corporate Car Sharing permettono di mettere a disposizione servizi condivisi a una platea (customer base) più ampia e accompagnare la transizione verso nuove motorizzazioni.
Autore:
The European House – Ambrosetti